Questa è una breve poesia sui vari patti sconvenienti che si stringono con la vita! Buona lettura!
That's all FOLKS!!!
Patto sconveniente
L'uccidersi ogni minuto, ora, giorno è l'atto più vile da compiere
L'insoddisfazione è una compagna di vita con un contratto matrimoniale
con clausole massacranti che impediscono l'idea stessa del divorziare
martedì 25 giugno 2013
Strani patti
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Petrivelli,
Poesia
martedì 11 giugno 2013
Ancora, ancora e ancora
Un'altra poesia. Buona lettura!
That's all FOLKS!!!
Forse non ci siamo spiegati
Riscrivere l’ovvio
visto che in molti
tutte “ste cose ovvie”
non le abbiamo affatto capite.
Suonerà ripetitivo e poco
originale:
bisognerà appellarsi alla forma
e alla mole più che al contenuto
sperando che non sia soltanto
un inutile esercizio
di stile
ma che serva soprattutto
a ribadire
concetti difficili da assorbire.
La scrittura come l’arte in generale
non mi sembra che abbiano salvato il mondo:
hanno provato a renderlo più bello
questo sì
ma con risultati poco soddisfacenti.
Non perché l’arte vera non sia mai esistita
ma perché in molti non l’abbiamo mai ascoltata.
Forse è questo il motivo di tutta sta ripetizione.
Di questo pistolotto demagogico senza alcun fine.
Questo non è niente.
È un qualcosa di ripetitivo a tratti deprimente.
È un secondo avvento di tutto ciò che è stato scritto o fatto.
Forse non ci siamo spiegati affatto bene
e visti i risultati ultimamente
devo dedurre
che stiamo continuando
ad essere assertivamente
assai carenti.
That's all FOLKS!!!
Forse non ci siamo spiegati
Riscrivere l’ovvio
visto che in molti
tutte “ste cose ovvie”
non le abbiamo affatto capite.
Suonerà ripetitivo e poco
originale:
bisognerà appellarsi alla forma
e alla mole più che al contenuto
sperando che non sia soltanto
un inutile esercizio
di stile
ma che serva soprattutto
a ribadire
concetti difficili da assorbire.
La scrittura come l’arte in generale
non mi sembra che abbiano salvato il mondo:
hanno provato a renderlo più bello
questo sì
ma con risultati poco soddisfacenti.
Non perché l’arte vera non sia mai esistita
ma perché in molti non l’abbiamo mai ascoltata.
Forse è questo il motivo di tutta sta ripetizione.
Di questo pistolotto demagogico senza alcun fine.
Questo non è niente.
È un qualcosa di ripetitivo a tratti deprimente.
È un secondo avvento di tutto ciò che è stato scritto o fatto.
Forse non ci siamo spiegati affatto bene
e visti i risultati ultimamente
devo dedurre
che stiamo continuando
ad essere assertivamente
assai carenti.
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lunedì 10 giugno 2013
Scusatemi, ma devo andare
Un'altra poesia breve. E questa non è una scusa. Buona lettura!
That's all FOLKS!!!
That's all FOLKS!!!
Scuse necessarie
Quante volte hai dovuto chiedere scusa senza alcun motivo
apparente
soltanto per appianare situazioni disdicevoli altrimenti irrisolvibili?
Forse sono le uniche scuse sensate che vale la pena imporsi
per proseguire a vivere momenti normali nel modo più normale possibile.
soltanto per appianare situazioni disdicevoli altrimenti irrisolvibili?
Forse sono le uniche scuse sensate che vale la pena imporsi
per proseguire a vivere momenti normali nel modo più normale possibile.
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mercoledì 5 giugno 2013
...e tu impiccalo più in alto
Ritorno dopo qualche mese di assenza con una poesia. Per tutti gli artisti che non danno quanto dovrebbero. Buona lettura!
That's all FOLKS!!!
L'albero della PeSte
È la fame fisica a corrompere
o è quella economica a corrodere?
Sinceramente mi sembriamo tutti un po' Giuda
con la grande differenza che stiamo tradendo
di continuo noi stessi
senza far parte di nessun disegno divino
con la sola speranza alla fine del mese
di un modesto contentino.
E quelli come me
sono i peggiori traditori:
promettono a se stessi fama e sogni
senza voler patir la fame
stando con il ventre pieno ed il sedere al caldo
dicendo di essere artisti
senza voler rischiare alcunché.
Che si lamentano
andando dallo psicologo
della loro insoddisfazione
cronica di cui sono quasi
la sola ed unica causa accertata.
È l'ennesima invettiva che lanciamo a noi stessi.
Artisti che scrivono sempre le stesse cose
e che si lagnano di quanto il mondo nel profondo non li capisca.
Sono, per la milionesima volta,
colpevole di tutti i capi d’accusa.
Non voglio avvocati
ne alberi ai quali impiccarmi
subenti come castigo postumo al mio trapasso
l’imposizione del mio nome
per l’eternità.
That's all FOLKS!!!
L'albero della PeSte
È la fame fisica a corrompere
o è quella economica a corrodere?
Sinceramente mi sembriamo tutti un po' Giuda
con la grande differenza che stiamo tradendo
di continuo noi stessi
senza far parte di nessun disegno divino
con la sola speranza alla fine del mese
di un modesto contentino.
E quelli come me
sono i peggiori traditori:
promettono a se stessi fama e sogni
senza voler patir la fame
stando con il ventre pieno ed il sedere al caldo
dicendo di essere artisti
senza voler rischiare alcunché.
Che si lamentano
andando dallo psicologo
della loro insoddisfazione
cronica di cui sono quasi
la sola ed unica causa accertata.
È l'ennesima invettiva che lanciamo a noi stessi.
Artisti che scrivono sempre le stesse cose
e che si lagnano di quanto il mondo nel profondo non li capisca.
Sono, per la milionesima volta,
colpevole di tutti i capi d’accusa.
Non voglio avvocati
ne alberi ai quali impiccarmi
subenti come castigo postumo al mio trapasso
l’imposizione del mio nome
per l’eternità.
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