mercoledì 3 luglio 2013

Ed ecco a voi MashUp di Alyssa Zezza

Oggi vi presento una piccola recensione che ho realizzato sul nuovo album di Alyssa Zezza "MashUp".
Buona lettura!
Today i present to you a cd of a great singer and for first a friend of mine. Alyssa Zezza's MashUp. Below you can find all her contacts (website, facebook page and so on) and the possibility to listen her cd or to buy it directly!
That's all FOLKS!!!

Oppure acquistarlo su/Or you can buy the cd on Itunes, Google Play e Amazon

Potrete tenervi costantemente aggiornati sulle novità riguardanti Alyssa Zezza consultando i suoi canali ufficiali/If you want to know more about the singer Alyssa Zezza you can visit her website and facebook page:
sito web/site web http://www.alyssazezza.com/
pagina facebook/facebook page http://www.facebook.com/alyssazezzaofficial

MashUp

di Alyssa Zezza

Alyssa Zezza's MashUp isn't a simple cd of covers. It's much more. She revolutionize seven classic songs (from "Do it again" to "What lotta love") with her vivacious voice, with a jazz, funk and soul timbre that is her great characteristic! I really suggest it to all of you guys if you like good music, if you want to relax yourself and if you want to listen some classic songs sang and playied in a different way!
Have much fun with Alyssa Zezza's MashUp! Enjoy!!!

Non essendo un esperto di musica né di virtuosismi vocali cosa posso mai scrivere in una recensione su un
disco come MashUp? Nulla direte voi, ma invece eccomi a stupirvi come sempre (ovviamente scherzo).

Alyssa Zezza nel suo MashUp, realizzato con la collaborazione di Silvio "BaBoS" Marino, suo producer nonché arrangiatore, da prova di saper reinterpretare in chiave moderna e dinamica sette pezzi classici senza sfigurare di fronte a tali hit musicali ma aggiungendovi qualcosa arricchendoli non poco.

Sarò di parte e sinceramente neanche me ne vergogno dicendolo. Piacendomi molto generi quali funk, blues e soul, non posso che apprezzare la voce di Alyssa Zezza caratterizzata proprio da quel taglio passionale e carico di pathos emozionale che la caratterizza.

Un album sicuramente “da presa bene” come direbbe qualcuno qui a Roma, da mettere nell’ipod (o nello stereo per i nostalgici come me) e da sentire in completo relax! Non mancano momenti più energici ma la rilassatezza la fa da padrona ad essere sinceri (cosa da non considerarsi per nulla negativa)!

Entrando più nel dettaglio: “Do it again” scivola soavemente ed energicamente, allo stesso tempo, come se fosse acqua di un fiume che compie le sue evoluzioni attraverso i massi che incontra nel sue incedere.

In “September” l’interpretazione data è carica di energia positiva, cosa che contraddistingue lo stile ed il carattere della nostra cantante, che da sempre il 100%, non si risparmia mai e da prova di divertirsi alla grande mentre fa ciò più ama. Solo amore insomma!

Bellissimo tappeto vocale in “True color”, dove un coro supporta l’intensità vocale della nostra interprete, il tutto a cappella.

Unica flessione qualitativa, a mio avviso, la si ha con la cover di Maniac, dove non mi sembra che Alyssa Zezza si senta moltissimo a suo agio, come se questa traccia fosse stata realizzata precedentemente alle altre e risenta di quella sicurezza non ancora maturata, raggiunta soltanto nelle altre tracce del disco.

Lovely day è una Bomba! Energica come non mai e con un tappeto musicale iperfunkettone che istiga al 100% il movimento corporeo perfino in quelli inabili come me nel ballo.

“Maxine”, forse, è la vetta più alta del disco. Interpretazione intensa e sognante su un jazzato cadenzato con un incedere che sembra dirti: “Ohi! Entra nel mio mondo sognante che adesso si viaggia!”. Un percorso mistico in cui perdersi e mai più ritrovarsi con una chiusura leggera ed elegante come un tunnel che accenna ad indicarti l’unica uscita possibile. Rilassante come non mai e degna di essere la punta di diamante dell’interno lavoro.

“Whole lotta love”, grandissima hit dei Led Zeppelin, in una chiave mai sentita prima d’ora (almeno da me), raffinata e sensuale, con un’atmosfera funk, soul e jazz che richiama la musica nera che più nera non si può unendo quella passione dannata che richiama alla libertà sessuale raggiunta negli anni in cui proprio i Zeppelin realizzavano questo loro grande successo.

Lascia un po’ con la voglia di volerne un altro po’ visto che dopo sette tracce il disco si conclude. Nel limite del possibile ci si rimane un po’ “male” proprio per questa brevità ma guardandola da un punto di vista positivo questo alimenta la nostra fame musicale rimasta che speriamo Alyssa Zezza sazierà ed appagherà di nuovo a breve.

MashUppatevi subito! Cosa aspettate? :)

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