A volte esistono seggi, troni, alte poltrone da occupare dalle fattezze e fogge più variegate. Come si suol dire: l'apparenza inganna! Eccome se inganna. Questo è il trono della mia nobildonna romana con scarpa ed un piccolo componimento su una regina che non ha voluto più essere tale e che non ha seguito il consiglio che le si da all'interno del testo. Vi lascio alla lettura!
That's alla FOLKS!!!
Non abdicare
Ti dico che
niente è potente come
l'immagine del tuo viso
riflessa sulle lastre di ghiaccio
che abitano il mio cuore.
Tutto gracida in tua presenza
e urla dal basso
per arrivare alle tue orecchie.
Aprono il diaframma
in maniera spasmodica
come lirici esseri
dotati di un ugola
diamantata.
Non serve a niente
sforzarsi a volte.
Serve essere se stessi
nelle notti deserte
e desertiche di Roma.
Non saprai mai
quante persone
li fuori sarebbero
disposte
a conoscerti
e a volerti bene.
Non lo saprai mai
se resti confinato in casa.
Ricordami di scuotermi
nelle sere stanche
e uggiose
che ciclicamente tornano
ad infestare la mia mente.
Cambiano le condizioni
meteorologiche
del mio umore.
Annacquano il cervello
rendendolo
ridicolo.
Tristezze d'ogni genere.
Lanciale via
da me
quando t'accorgi che tornano
subdolamente ad affliggermi.
Insinuati tu
nelle mie sfere
celebrali
e riprenditi
ogni volta
che ritieni opportuno
il tuo posto
da regina.
venerdì 25 settembre 2009
Trono vacante...
Etichette:
Illustrazione,
Petrivelli,
Poesia
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento