Beh, avete sicuramente notato che l'ho detta molto alla Litfiba. Esistono animali di zona, in città, ma non solo, che si aggirano sempre furtivamente negli ambienti più disparati. Tra gli arredi urbani e non. Scalcando panchine, aggirando felpati lampioni di ferro ormai spenti dalla noncuranza del tempo. Ebbene ho dedicato a questi "animali di zona" queste poche righe, prendendo in prestito il titolo di una canzone dei Litfiba contenuta in Spirito. Buona lettura!
That's all FOLKS!!!
Animale di zona
Eclettico polistrumentista dell'anima.
L'animale primitivo che
si aggira furtivo
nella savana metropolitana.
Restando nella propria zona.
Infestandola di brutto.
Pretendendo per se
le strade, le piazze, le fermate
delle metropolitane inesistenti
e mai costruite.
Come territorio personale
di caccia
sceglie una foresta di lampioni
neonitici, alimentati a gas,
disperdenti feromoni incattiviti.
Felpato sull'asfalto è il suo passo:
non lascia traccia,
la benchè minima.
Il suo calore corporeo è regolabile.
La sua presenza: non identificabile.
Estraneo alle scaramucce
delle scimmie.
Passa veloce, furtivo,
pronto allo scatto.
Inebetisce ed intimorisce
possibili prede abituate
all'ovvio
del tutto impreparate
alla sua spiazzante
presa di posizione tattica.
Frenetico aggirarsi nel limitare
della zona.
Muri invisibili,
psicologici,
fungono da freno
a questo preistorico felino
affamato di curiosità.
Azzanna con perforanti
denti di parole
insinuazioni verbali sfrontate
che invadono, ma non per molto
la sua zona incontaminata
ad alto potenziale urbano.
martedì 13 ottobre 2009
...il mio confine... di animale di zona!
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Petrivelli,
Poesia
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