giovedì 12 novembre 2009

Quando si dice che si vuol cambiare faccia

Cambiare faccia per cambiare vita. Cambiare faccia per il gusto di averne un'altra da montare su quella reale. Cambiare faccia per voglia di trasformismo oppure semplicemente per dare il vita ad un nuovo capitolo della propria esistenza sentendosi nuovi... non diversi ma rinnovati. E questo alla fine della giostra è fottutamente tutto!
That's all FOLKS!!!


Un volto nuovo 

Una nuova odissea intrisa di eventi.
Grosse mareggiate: la perversità degli uomini
alimenta la burrascosa energia di onde docili.
Silenzio. Alternarsi di flebili aliti, respiri ansimanti,
gocce su gocce di sudore alpino.
Lande dal colore rossiccio, terra bruciata regnante nei canyon.
Un arabico giallo intenso color dell'oro
ubriaca menti sognanti che invocano con desiderio
il nome del compassionevole e misericordioso Dio!
Un'incantevole pasto nudo, consumato tra facce
"dissimili" portatrici dei tratti e delle spaccature della propria
terra-identità, sofferenze come testimonianza storica.
Speranze come sogni per un futuro
in cui l'anima avvelenata delle "nazioni"
venga restaurata ritornando magnifica,
conservando i suoi dolori come esempi per un "Mai più!".
Conservando un cuore di fiamma all'interno di
una caverna gelida garante di longevità
abbiniamo in un sol corpo e spirito gli opposti.
Lotte intestine: magma di rivalsa, ribellione ed intifada.
Vento che sospinge nuvole di odio,
oro scuro stagnante sulle rive di mari "innocenti".
Prendon fuoco arbusti secolari che apparentemente
sembran muti: un nuovo "elemento divino" ci parla
"dall'alto"
ricordandoci la bellezza delle foglie in autunno:
"Distoglietevi dai $oldi. Amatevi ed amate la vita!".
Un letto di foglie leggere arde ogni giorno
ed ogni dì uno di noi perde il suo "giaciglio"
dove riposare.
Il suo mondo onirico in cui "sognare e sperare".
Vaga lo sguardo all'orizzonte:
quella linea frastagliata, continua ma nervosa,
che ispira salmastra
un canto nuovo,
un rispecchiarsi di cielo terso e di un volto vuoto.
"Vuoto" nel senso di libero:
purificato da preconcetti,
mente calma come l'acqua e distante come la luna.
Un nucleo in rivoluzione, comprendente elementi,
fondente maldicenze, improperi maldestri,
snobismo da fighetti.

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