Per dirla alla Guzzanti insomma... meglio ammetterlo... meglio esserne coscenti ed esternarlo a tutti... meglio essere se stessi senza mentirsi ulteriormente... senza divenire quello che non si è... uccisi dal compromesso imbarazzato e totalizzante... lo ammetto... sono fuori! Come diceva J-Ax molto tempo fa... Buona lettura a tutti... anche a quelli che dicono di "starci dentro" :P
That's all FOLKS!!!
Ammissione parziale
Ammettere a questo mondo
equivale a perdere!
Annettere, espandendosi
mentalmente, le idee degli altri,
farle proprie e distruggerle dalla
mente dei legittimi "creatori"
è cosa lecita!
Passare sui propri difetti e vizi
è cosa naturale
per puntare la luce indagatoria
dell'anima
contro chi si vuole scalzare,
distruggere,
spodestare!
Essere ciò che si vorrebbe e che non si è!
Essere abominevole che si aggira
tra di noi con fare lucente,
splendente, simile a diavoli caduti,
esseri di spirito ricoperti dall'afflato
del creatore, espiranti dolce calore
tentante e disturbante l'umano intelletto.
Ipnotizzano con lente parole dalle sembianze
"umane"
le nostre orecchie troppo sorde alle grida insistenti
e perforanti della nostra "ragione"!
Ci convincono di questo!
Ci parlano di altro!
Tergiversano, trastullandoci, sui veri significati
della vita
e ci riempiono di vacue notizie
buone per l'evacuazione intestinale!
Solitamente soli in mezzo agli zombie
del nuovo secolo.
Chi sopravvive all'attacco nocivo
di ste parole venefiche, mefitiche, a volte etiliche
viene preso dal vortice della pazzia
e dallo spettro della solitudine
acquisendone gli inequivocabili tratti somatici.
Trasformati in animali da soma per i bagagli
ingombranti degli esseri bigotti che ci tengono al morso!
Soggetti ad una metamorfosi in cui
non siamo altro che mosche costrette
a gravitare sulle loro "defecazioni"!
Feticisti del guano altrui!
Galline strafottenti covano uova di oro nero
senza catalizzatori di sorta
inquinando le nostre menti,
favorendo lo sfruttamento esterno,
privandoci della scintilla che genera l'idea!
Sottraendoci il beneplacito del dubbio.
Pianto amaro del nomade solitario nel deserto.
martedì 22 dicembre 2009
errrrr l'onesta intelletuale de st'artista
Etichette:
Petrivelli,
Poesia
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