Una po' di roba vecchia... manco da qualche giorno... la malattia di una primavera che stenta ad arrivare. Buona lettura!
That's all FOLKS!!!
Risultati verbali assai vaghi
Solstizio d'estate.
Malattia incalzante
ed invadente.
Pazzie costanti
con picchi vertiginosi
mettono paura
oscillante
nel corpo
di chi si è messo
ad un'altezza che
non gli compete.
Poche esperienze rendono
le poesie sterili.
Poche esperienze
rendono il me stesso
partecipe e divertente
un apatico salice
piangente
moscio
ed atterrito.
Solo per me canto
un verso
di una canzone irriverente
e poco sentimentale
per chi ha orecchie
solo per
la sdolcinata parola
dell'amore.
Grandi carri mortuari
passano sulle autostrade della vita
di qualcuno
mentre l’asfalto bollente
è ancora imperlato
di vapore acqueo
fatto di niente
che bagna l'esistenza
che prosciuga
la tua voglia.
Impronte lasciate sul cemento
a presa rapida
intrappolano i tuoi sogni:
detengono il tuo potere decisionale.
Ragni volanti
mettono ali
della felicità
per dirigersi
in paesi dove almeno qualcosa
ha un senso ben preciso.
Mi limito a volerti.
Mi diverto a desiderarti.
Nulla più di questo.
Accontentati e godrai.
Accontentati di non vedermi.
Urlanti pensieri
dallo spessore minimo
e della profondità di un maiale
inferocito
sgozzato e poi frollato.
Bastonato e relegato
ad un ruolo
da suino
che mai avrebbe
interpretato in pieno
la sua voglia d'amare
e di liberarsi dal suo mondo.
lunedì 17 maggio 2010
Le parole ed il loro significato
Etichette:
Petrivelli,
Poesia
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