sabato 22 maggio 2010

Un po' di anarchia in un sabato banale

Stavolta non parlo io... parlano le parole ed il video. Buona visione!
That's all FOLKS!!!



La casa del ladro - Ascanio Celestini

Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro
Mi guardo intorno nella casa del ladro: è tutto rubato
Pure l'aria che adesso respiro con il fiato corto
è frutto di un furto.

Quando un ladro trova un ladro dentro casa non è mica contento
E difatti quel ladro mi vede e mi dice: "stai attento"
Lui mi dice: "guardami bene, io non sono ladro soltanto.
Io sono il padrone."

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro
Taccia la bocca memore di quel che ha visto
Che io mi muovo adesso, prima che sia mattino
Nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.

Ma io dico che suonare un sonaglio davanti un serpente
Io dico che pure il serpente, pure quello, si pente
E capisce che sputare veleno per tutta una vita
non è servito a niente.

Ma il padrone è una cosa diversa, è uno strano serpente
Il padrone è una cosa diversa, è una bestia curiosa
Lui comincia succhiando il latte da quando è bambino
Ma poi succhia ogni cosa.

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro
Taccia la bocca memore di quel che ha visto
Che io mi muovo adesso, prima che sia mattino
Nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.

E difatti alla fine il padrone è una specie di ladro
Solo che quando ruba il padrone non è mica reato
E anche quando che viene arrestato il suo alibi regge
Perchè lui è la Legge.

Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro
E quel ladro mi dice che lui non è un ladro soltanto
Ma neanch'io sono un ladro gli dico e così mi avvicino.
Io sono un assassino.

E così sotto il cielo turchino c'è un padrone di meno.

Emanuele Filiberto di Savoia ha recentemente dichiarato che "L'Italia è un paese pronto per una monarchia costituzionale". In considerazione di questa dichiarazione del principe, volevamo dedicare questa canzone a Gaetano Bresci, tessitore, anarchico e uccisore di re.

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro
Taccia la bocca memore di quel che ha visto
Che io mi muovo adesso, prima che sia mattino
Nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino

1 commento:

  1. GRANDE Ascanio Celestini!

    Parole che rimarranno nel tempo
    di questi furbetti italiani e cretini
    quando non ci sarà più scampo
    e guarderanno con desolazione
    per non esser stati assassini
    davanti al ghigno del loro padrone

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