Ritorno dopo qualche giorno di magnifiche vacanze romane trascorse insieme ai miei cugini americani con una poesia proveniente direttamente dal 2003. Buona lettura!
That's all FOLKS!!!
Politica stazionaria
Riprendere a scrivere su di una macchina diversa.
Mandare dove voglio le mie dita senza sapere
che cosa fargli fare
o che cosa suggerirgli di fare.
Cattiveria e cinismo
come distintivo elemento
di una persona altamente
disturbata
il cui profilo mentale
è negli archivi di decine di psicologi
criminali.
Dettati composti di parole monodose e monouso
incomprensibili e trascritte dal nulla.
Davanti a litri di alcolici pesanti
rappresentanti la leggerezza
dell'essere
penso di avere tutto
e di non volere nient'altro.
Davanti a veloci figure femminili
mi ricordo invece
che quel qualcos'altro
lo voglio eccome.
Chiamo la mia dea dell'ingiustizia
e dell'ignoranza
per farmi consigliare dove andare
a morire per l'ennesima volta
per poi rinascere completamente
senza che sia cambiato
un cazzo.
mercoledì 22 giugno 2011
Immobilismo politico
Etichette:
Petrivelli,
Poesia
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