Sì. Potrebbe essere più o meno la frase ideale che sintetizza come mi sento in questo periodo. Direttamente dal giugno del 2003. Buona lettura!
That's all FOLKS!!!
Between the hammer and the anvil
Martelli dell'anima
che non esplorano
ma esplodono
per testimoniare
l'esistenza del frastuono.
Tonante essere
dal lontano passato
che nulla vuole
e niente in cambio
da.
Solo il ricordo
del rumore
del suo passaggio
e della distruzione
che da esso
deriva.
Solo polvere e nulla.
Solo detriti informi
e dalla massa minima.
Densità livello zero.
Dogmatiche interpretazioni
di una materia intraprendente.
Tu lo sai
che nulla sfugge alla presa
degli eroi.
Tu lo sai
che niente si lascia al caso
ma lascia che casualmente
tutto si verifichi.
Il suo calpestare
è incessante.
Il suo avvicinarsi
ormai imminente.
Dolore da parto
con lacrime annesse
che spazza via l'idea
di un possibile natale
o di una pace firmata
col mondo.
domenica 5 giugno 2011
Tra l'incudine e il martello
Etichette:
Petrivelli,
Poesia
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