Oggi vi presento una poesia di Bukowski che a me è sempre piaciuta moltissimo. L'immagine di questo crocefisso tenuto "saldamente" nel pugno di un morto mi ha sempre colpito ed ha alimentato il mio immaginario fin dalla prima volta in cui l'ho letta. Segue il testo originale. Buona lettura!
That's all FOLKS!!!
Crocifisso nel pugno d'un morto
sì, cominciano tra i salici, direi,
i monti inamidati cominciano tra i salici
e vanno via così senza badare
né ai puma né alle pesche
chissà come
questi monti somigliano a una vecchia
con poca memoria e una sporta per la spesa.
siamo in una conca. ecco
l'idea. giù nella sabbia e tra i vicoli,
questa terra trafitta, percossa, divisa,
stretta come un crocifisso nel pugno d'un morto,
questa terra comprata, rivenduta, ricomprata
e ancora venduta, le guerre finite da un pezzo,
tornati gli spagnoli nella Spagna lontana
sempre nel bussolotto, e adesso
agenti immobiliari, lottizzatori, proprietari terrieri, costruttori
di autostrade che discutono. questa è la loro terra
e io ci cammino sopra, ci vivo per un po'
qui dalle parti di Hollywood vedo giovani nelle stanze
che ascoltano vitree registrazioni
e penso anche ai vecchi stanchi di musica
stanchi di tutto, e la morte come suicidio
credo siaqualche volta volontaria, e per avere un pungo d'appoggio
qui sulla terra è meglio ritornare
al Grand Central Market, vedere le vecchie messicane,
i poveri... sono certo che hai visto queste stesse donne molti anni
prima
discutere
con gli stessi giovani impiegati giapponesi
spiritosi, intelligenti e dorati
tra i loro mucchi di arance, di mele,
avocado, pomodori, cetrioli -
e sai che aspetto hanno, hanno davvero un bellissimo aspetto
ti sembra che potresti mangiarteli tutti
accendere un sigaro e, col fumo disfarti del mondo cattivo.
poi è meglio tornare nei bar, gli stessi bar
lignei, verdi, spietati, stantii
col giovane poliziotto di passaggio
terrorizzato e in cerca di guai
e la birra è sempre cattiva
ha un sapore che si confonde già col vomito
e la putrefazione, devi farti forza tra le ombre
per ignorarlo, ignorare i poveri e te stesso
e la borsa della spesa che tieni tra le gambe
bella piena di avocado, arance e pesce fresco
e bottiglie di vino, chi ha bisogno di un inverno
come quelli di Ford Lauderdale?
25 anni fa c'era sempre una battona
con una membrana su un occhio, che era troppo grassa
e faceva campanule d'argento con la stagnola
delle sigarette. allora il sole sembrava più caldo
anche se forse non era affatto vero
e tu porti fuori la borsa
della spesa e cammini per la strada
e la birra verde ti resta là sospesa
proprio sopra lo stomaco come
uno scialle corto e vergognoso,
e tiguardi intorno e non vedi
più
vecchi.
Crucifix in deathhand
yes, they begin out in a willow, I think
the starch mountains begin out in the willow
and keep right on going without regard for
pumas and nectarines
somehow these mountains are like
an old woman with a bad memory and
a shopping basket.
we are in a basin. that is the
idea. down in the sand and the alleys,
this land punched-in, cuffed-out, divided,
held like a crucifix in a deathhand,
this land bought, resold, bought again and
sold again, the wars long over,
the Spaniards all the way back in Spain
down in the thimble again, and now
real estaters, subdividers, landlords, freeway
engineers arguing. this is their land and
I walk on it, live on it a little while
near Hollywood here I see young men in rooms
listening to glazed recordings
and I think too of old men sick of music
sick of everything, and death like suicide
I think is sometimes voluntary, and to get your
hold on the land here it is best to return to the
Grand Central Market, see the old Mexican women,
the poor . . . I am sure you have seen these same women
many years before
arguing
with the same young Japanese clerks
witty, knowledgeable and golden
among their soaring store of oranges, apples
avocados, tomatoes, cucumbers -
and you know how these look, they do look good
as if you could eat them all
light a cigar and smoke away the bad world.
then it's best to go back to the bars, the same bars
wooden, stale, merciless, green
with the young policeman walking through
scared and looking for trouble,
and the beer is still bad
it has an edge that already mixes with vomit and
decay, and you've got to be strong in the shadows
to ignore it, to ignore the poor and to ignore yourself
and the shopping bag between your legs
down there feeling good with its avocados and
oranges and fresh fish and wine bottles, who needs
a Fort Lauderdale winter?
25 years ago there used to be a whore there
with a film over one eye, who was too fat
and made little silver bells out of cigarette
tinfoil. the sun seemed warmer then
although this was probably not
true, and you take your shopping bag
outside and walk along the street
and the green beer hangs there
just above your stomach like
a short and shameful shawl, and
you look around and no longer
see any
old men.
giovedì 30 settembre 2010
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Niente di più forte della stretta di un morto.
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