lunedì 28 giugno 2010

Venditori d'aria fresca

Alle volte serve proprio un cambiamento d'aria. Questa poesia è molto vecchia. Molto datata e si sente pure. Altri pezzetti della mia anima condivisi con voi. Buona lettura.
That's all FOLKS!!!

Aria fresca

Una luce
"fanciullesca"
pervade la mia anima
che convulsamente
decide di
"restare"
in questo corpo
privo di emozioni
umane.
Il mio dolce
"respiro"
ancora inebria i miei
polmoni
di aria nuova
anche quando
sto per intere settimane
nel vizio sfrenato della
mia stanza vuota.
Muove le mie braccia
stanche dall'amaro
far nulla.
Apatia generale
ed una stasi temporale
che non si riflette
sul mio corpo
che lentamente
ed inesorabilmente
invecchia.
Solo membra
appesantite
da un cervello
poco incline
al cambiamento.
Solo nebbia davanti agli occhi:
fumo ed irritazione.
Offeso è il cuore
a cui non mostro
grande attenzione:
sentimenti morti
conservati in armadi
ormai impolverati
di cui ho messo chissà dove
la chiave.
Anni che passano
e quell'alito di vento
che spira "alla fine"
dalla bocca
rimane vivace e limpido
in questo corpo annoiato.
Solo, senza dialogo
spera in un risveglio prematuro
prima che venga a prendermi
il riposo sempiterno.

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